Arriva l’olio nuovo di Rajo, quest’anno davvero un prodotto di eccellenza, frutto di collaborazione e lavoro cooperativo
Tempo di raccolta delle olive, e anche noi, come ogni anno, siamo alle prese con questa attività che per noi è una ricorrenza dal grande valore simbolico. Per chi non lo sapesse, infatti, la comunità Rajo prende il suo nome da un particolare ulivo tipico del territorio amerino ed è immersa in un uliveto che conta 96 piantoni secolari, di tipo Rajo per l’appunto. L’uliveto, che abbiamo scelto come elemento rappresentativo del nostro lavoro, è un’occasione per fare insieme, sperimentare la collaborazione nel prendersi cura di una grande ricchezza di questo territorio.
Questa volta più che mai, la raccolta è stata un momento di condivisione che ci ha permesso di mettere in pratica l’idea che sempre abbiamo avuto di Rajo, quella di una comunità aperta e luogo di scambio e collaborazione. Quest’anno, infatti, si sono uniti a noi e ai nostri ospiti utenti di altri servizi della cooperativa Cipss: ragazze e ragazzi della comunità educativa Bethel e di Casa Avigliano che oltre a dare un prezioso aiuto hanno contribuito a rallegrare le nostre giornate. Così Rajo si è trasformata in un luogo di incontro e di fare cooperativo, uno spazio verde in cui lavorare insieme, pranzare sotto gli ulivi, scambiare qualche chiacchiera e qualche risata, condividere fatiche e soddisfazioni della raccolta. Un posto dove il fare insieme possa essere occasione di crescita e reciproco arricchimento.
E quest’anno, sarà un caso ma ci piace pensare che in fondo non lo sia, l’ olio è venuto eccezionale. Durante la molitura, al frantoio si sono fermati tutti a guardare il nostro olio e a farci i complimenti per un prodotto che, ci hanno detto, è un’eccellenza.
Allego qualche foto della molitura per mostrarvi il colore dell’olio. Che ne pensate?