“Il Castello di Lulù”: ippoterapia al Centro Sottosopra

L’attività assistita con gli animali (AAA) è stata svolta a partire dall’aprile 2022, tutti i lunedì, all’interno dei percorsi educativi-riabilitativi del centro diurno Sottosopra, presso il Centro ippico “EDEN SSD”, in località Ponte San Lorenzo, nelle campagna del narnese. Tale attività si è attuata attraverso incontri settimanali di tre ore con un piccolo gruppo di minori con disturbi del neurosviluppo ed è stata condotta dai professionisti del Centro ippico supportati dagli educatori del Centro Sottosopra. L’approccio metodologico è stato caratterizzato da una visione multidisciplinare, secondo il modello di intervento Biopsicosociale della Psicologia della Salute che promuove il benessere, tenendo conto di fattori biologici, psicologici e sociali.

La lettura e rielaborazione della storia della cavallina Lulù ha rappresentato il ponte tra l’attività di maneggio e quelle di giochi di ombre svolte al Centro.

IL PROGETTO

L’attività assistita con il cavallo è un intervento di tipo ludico-ricreativo e di socializzazione, attraverso il quale, si promuove, il miglioramento della qualità della vita e la corretta interazione uomo-animale.

Nelle AAA, in questo caso con il cavallo, è proprio la relazione con l’animale, una fonte di conoscenza, di stimoli sensoriali ed emozionali, in grado di:

• Sviluppare nuove competenze;

• Accrescere la disponibilità relazionale e comunicativa;

• Stimolare la motivazione e la partecipazione.

Le AAA, vengono svolte principalmente in gruppo.

Il fulcro di questa attività è proprio il nostro amico cavallo. Entriamo in relazione con lui, attraverso una comunicazione non verbale, che privilegia altri canali, in primis il tatto. Il calore, la morbidezza, che sperimentiamo accarezzandolo, spazzolandolo, ci permettono di entrare in comunicazione con lui, in modo immediato. Giorno dopo giorno, impareremo a conoscerlo, a capire cosa ci comunica e quindi di conseguenza, imposteremo una corretta interazione con il nostro amico.

I bambini e i ragazzi, sperimenteranno un nuovo Sé e pian piano svilupperanno un’immagine di sé stessi più positiva. Si troveranno immersi in un ambiente ricco di nuovi stimoli che favorirà una loro maggiore apertura relazionale e comunicativa.

Il maneggio è infatti, un facilitatore di scambi e contenitore di relazioni sane.

È proprio la dimensione del fare, quella che ci permette di superare la passività, l’ansia, l’insicurezza, l’irritabilità e migliorare la propria autostima. Sperimentandosi, i bambini si renderanno conto delle loro risorse sane e sapranno introdurle.

Infine, il maneggio, nonostante abbia un setting strutturato, fatto cioè di regole, condivise, è ricco di variabili, che aiuteranno a sviluppare un pensiero più flessibile e meno rigido.

Multimedia

IL PEZZO DELLA SETTIMANA. Caro Socio/a (e anche caro/a Dipendente), invia (se vuoi) la tua proposta.
Se è buona (!) la trovi qui il prossimo lunedì.
(!) Le tesi sulla soggettività del gusto musicale sono tutte valide e trovano  ampio diritto di cittadinanza nelle “soundtrack” dei supermercati.

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Story
CIPSS-COOPERATIVA-SOCIALE_23

Credits (Ph)

Ringraziamo Yan Krukau, Diigital Buggu, Marta Wave, Akil Mazumder, Zamazan Ataş, Japheth Mast, Keenan Constance, Charles Parker, Sharefaith, Cliff Booth, Brett Sayles, Pixabay, Kat Smith, Cameron Casey per la gentile concessione del materiale fotografico utilizzato per illustrare progetti e aree di intervento.

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